Le giranti per pompe centrifughe sono i componenti che all’interno della pompa trasformano l’energia meccanica fornita dal motore in energia cinetica, impartendo velocità al liquido.

Sono elementi fondamentali delle pompe e si differenziano per tipologia e per materiale.

Le diverse tipologie di giranti

Le giranti, in base a forma e caratteristiche, assumono nomi diversi e soprattutto sono in grado di erogare pressioni e portate diverse.

Le tipologie che trovano più ampio utilizzo nel campo del trattamento delle acque industriali o civili sono le giranti chiuse, semi-aperte e a funzionamento radiale o semi-assiale. Per queste due ultime tipologie, in linea generale, il principio di funzionamento è ovviamente lo stesso, ma le pompe semi-assiali si utilizzano prevalentemente per grandi portate e modeste prevalenze; viceversa, il flusso radiale garantisce grandi prevalenze con rendimenti decrescenti al crescere della portata.

Per la loro particolare conformazione, le giranti “chiuse” reagiscono meglio ai fenomeni di intasamento e inoltre riducono al minimo i fenomeni di turbolenza del fluido trattato, migliorando ulteriormente la resa complessiva della pompa.

Le giranti aperte sono più sensibili a possibili intasamenti e forniscono maggiori prevalenze, ma hanno rendimenti inferiori.

giranti chiuse e giranti aperte

I vantaggi dei materiali plastici

I materiali che fino ad oggi sono stati più utilizzati per la realizzazione delle pompe centrifughe sono sicuramente la ghisa, l’alluminio pressofuso e i materiali plastici composti da polimeri, spesso diversi a seconda del campo di applicazione.

Nel ramo del trattamento di fluidi industriali o acque reflue civili i materiali più indicati sono quelli plastici, che presentano diversi vantaggi, a cominciare dal peso. Il peso minimo si traduce in minori sollecitazioni sull’impianto, e dunque maggiore durabilità e minore manutenzione.

Ma l’aspetto fondamentale che fa della plastica la prima scelta nel settore dell’industria di processo, chimica e farmaceutica e negli impianti per il trattamento delle acque reflue è sicuramente l’economicità, unita all’ottima qualità superficiale di questi elementi in relazione ai fenomeni di abrasione e usura.

Reflui aggressivi e acidi: quali giranti per pompe centrifughe scegliere per i “liquidi difficili”

La scelta del materiale della girante e della pompa in generale dipende principalmente dal campo di applicazione; la selezione è estremamente importante per ottenere una maggiore durabilità ed affidabilità della pompa centrifuga scelta.

Il materiale della girante è l’elemento più sensibile, dato che la girante è soggetta a tutti i fenomeni di usura ed erosione-corrosione a causa della sua elevata velocità rispetto al liquido trattato. Nei vari settori dell’industria e negli impianti di trattamento delle acque reflue la tipologie delle acque da trattare è veramente variegata.

È necessario definire alcuni parametri che influiscono sulla scelta del materiale e sul tipo di protezione della girante: si tratta del contenuto di cloruro, del PH medio, della temperatura e della presenza o meno di ossigeno o altri abrasivi.

L’utilizzo di giranti in materiale plastico permette di limitare al minimo qualsiasi fenomeno d’usura.

Per esempio per la movimentazione di liquidi e soluzioni corrosive, anche calde (da –20°C a +110°C), possono essere utilizzate delle pompe centrifughe monoblocco con girante chiusa o semi-aperta in materiali termoplastici quali PP,PE-HD o PVDF.

Foto: “Pump Impellers-1” – Foto: Meisam Original uploader was Meisam at en.wikipedia. Con licenza Creative Commons ‘Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported