Le situazioni di emergenza posso verificarsi in modo inaspettato, mettendo a rischio la vita delle persone, soprattutto quando ci si trova in luoghi affollati o all’interno di impianti industriali.

Per questo motivo lo Stato obbliga il datore di lavoro a prevenire il verificarsi di situazioni emergenziali con l’installazione di adeguata cartellonistica, che nel momento in cui si verifica l’emergenza permetta alle persone di evacuare un edificio in sicurezza o di gestire una situazione pericolosa fino all’arrivo dei soccorsi.

La cartellonistica di sicurezza è un aiuto fondamentale per prevenire gli incidenti sul luogo di lavoro e limitarne i danni, aumentando la sicurezza dei lavoratori e permettendo di risparmiare in termini di danni economici e materiali.

Per cercare di evitare i gravi incidenti sul posto di lavoro è necessario provvedere anche a un’adeguata formazione dei lavoratori.

Decreti e riferimenti legislativi

Il Decreto Legge 81/08 contiene i riferimenti legislativi alle norme sulla cartellonistica di sicurezza, sia negli articoli 161 e 162, che  in allegati specifici[1].

Le modalità di creazione dei segnali si sicurezza sono state studiate dall’ISO per permettere una comprensione il più possibile universale, che non sia legata alla conoscenza linguistica. Infatti, in una situazione di pericolo è necessario che tutti i presenti possano comprendere a livello visivo e immediato il significato di un segnale di sicurezza.

Sono quindi stati eseguiti test specifici di comprensione dei simboli grafici, per utilizzare solo quelli che possono dare i migliori risultati a livello di comprensione.

Questo studio di fondamentale importanza è stato utilizzato per la creazione della ISO 7010, che elenca i simboli grafici da utilizzare per la segnaletica di sicurezza.

Dopo l’adozione a livello Europeo della normativa ISO 7010, l’Italia è stata costretta a recepirla a livello nazionale, per cui le vecchie norme UNI sono state ritirate e sostituite dall’UNI EN ISO 7010:2012, ad eccezione delle norme non coperte dalla nuova normativa che sono rimaste in vigore.

La segnaletica è stata ampliata rispetto a quella presentata nell’allegato XXV del D. Lgs. n. 81/2008, ma per la cartellonistica già installata non vige l’obbligo di sostituzione, mentre andrebbe integrata nel caso dell’inserimento di un nuovo simbolo.

Questa normativa è in continuo aggiornamento: solo nel 2017 sono entrate in vigore la UNI EN ISO 7010:2017 (il 2 febbraio e successivamente aggiornata il 20 luglio), con ulteriori nuovi simboli grafici.

Tipologie di cartellonistica di sicurezza

Esistono differenti tipologie di cartellonistica, studiate in base ai colori per dare un differente significato (pericolo, obbligo, divieto) in modo istintivo e immediato.

Alcuni segnali servono per vietare comportamenti che possono portare al verificarsi di un incidente (segnali di avvertimento, divieto, prescrizione) altri segnali sono invece ideati per gestire una situazione di emergenza limitando i danni (segnali di antincendio e salvataggio).

cartellonistica di sicurezza

Fig.1 Tipologie di cartellonistica di sicurezza

·         Segnali di avvertimento: questo tipo di segnaletica serve per avvertire di un pericolo, come la presenza di materiale esplosivo, di forti campi elettromagnetici, sostanze infiammabili o velenose.

·         Segnali di divieto: servono a vietare un particolare comportamento che espone a rischi elevati per le particolari caratteristiche del luogo. Possono vietare di usare fiamme libere, fumare o transitare. In alcuni casi potrebbe essere segnalato il divieto d’accesso a particolari zone o aree al personale non autorizzato, oppure a portatori di pace-maker.

·         Segnali antincendio: segnalano dove sono collocati gli estintori e gli idranti, i pulsanti di allarme antincendio e i telefoni di intervento antincendio.

·         Segnali di salvataggio: segnalano il percorso antincendio, le uscite di emergenza, il punto di raccolta e le doccette di lavaggio occhi per le emergenze.

·         Segnali di prescrizione: si tratta di segnali che indicano i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) da indossare a seconda del pericolo presente, come l’obbligo di indossare dei guanti protettivi, il casco di sicurezza, occhiali di protezione, orto protettori, calzature antinfortunistiche o tute protettive.

Segnaletica di esodo luminosa

Possono essere molto utili altri tipi di segnalazione per indicare i percorsi di emergenza in caso di assenza di elettricità, ubicati sia in punti alti che a pavimento. La segnaletica fotoluminescente permette di identificare con facilità la via di esodo da percorrere in caso di pericolo per evacuare l’edificio in sicurezza.

sistema low location lighting vie di esodo

Fig.2 Sistema Low Location Lighting – LLL

Le indicazioni normative per questa tipologia di segnaletica si trovano nell’Allegato XXIX – Prescrizioni per i segnali luminosi (Decreto Legge 81/08).

Identificazione dei fluidi

In una situazione d’emergenza può essere necessario identificare la perdita di una tubazione contenente un fluido pericoloso, per cui la normativa da precise indicazioni per permettere di segnalare con appositi nastri colorati identificativi il contenuto delle tubazioni.

nastri colorati per identificazione fluidi

Fig.3 Segnaletica per identificazione fluidi

Le prescrizioni di legge si trovano nell’Allegato XXVI – Prescrizioni per la segnaletica dei contenitori e delle tubazioni (Decreto Legge 81/08). Allo stesso modo vanno identificati anche i contenitori di liquidi pericolosi, in modo tale da poter prevenire situazioni di emergenza ed eventuali pericoli connessi alla loro presenza.

[1] Allegato LI – (articolo 262, comma 3) Segnali di avvertimento per indicare le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive; Allegato XXIV – Prescrizioni generali per la segnaletica di sicurezza; Allegato XXV – Prescrizioni generali per i cartelli segnaletici; Allegato XXVI – Prescrizioni per la segnaletica dei contenitori e delle tubazioni; Allegato XXIX – Prescrizioni per i segnali luminosi.