Negli impianti per il trattamento delle acque reflue l’ambiente è particolarmente gravoso e per questo motivo è necessario che tutti i componenti, incluse le etichette per la codifica, siano progettati per resistere ai vapori corrosivi.

Nell’industria chimica e galvanica vengono infatti impiegate molte sostanze altamente tossiche con lo scopo di sgrassare e ripulire le superfici. Col tempo questi fluidi si caricano anche delle sostanze tossiche rimosse e diventano ancora più inquinanti, fino al momento in cui non si rende necessario sostituirle e provvedere alla loro depurazione.

Le fasi del ciclo di depurazione delle acque

Per comprendere la complessità del processo di depurazione delle acque e della quantità di sostanze coinvolte può essere utile ricordarne le fasi principali.

Il ciclo di depurazione si compone di fasi successive:
– aggiunta di un cogulante,
– neutralizzazione
– aggiunta di un flocculante
– decantazione e separazione dei fanghi
– disidratazione dei fanghi e scarico delle acque

Uno dei processi chiave, da svolgere all’inizio del processo, riguarda il cromo esavalente, una sostanza estremamente tossica utilizzata nelle concerie e nelle industrie per la lavorazione dei metalli. Per poter essere eliminato deve prima essere ridotto a cromo trivalente, utilizzando bisolfito di sodio, solfato ferroso o solfuro di sodio.
Fondamentale è anche la disoleazione dei bagni di sgrassatura; dopo aver svolto queste due operazioni si passa all’eliminazione dei metalli pesanti, che formano idrossidi insolubili in acqua che precipitano. La precipitazione viene effettuata con calce o soda caustica.
Anche per agevolare la sedimentazione delle particelle vengono utilizzate sostanze chimiche: si tratta di agenti coagulanti come il Solfato di Alluminio o il Cloruro ferrico.
La fase della sedimentazione permette poi di separare i fanghi dalle acque e di gestire separatamente gli uni e le altre tramite trattamenti fisici e chimici finalizzati a depurare l’acqua per riutilizzarla e a disidratare il più possibile i fanghi per diminuirne il volume e provvedere poi al loro smaltimento ad opera di ditte specializzate.

Etichette per codifica degli impianti di depurazione delle acque

I numerosi agenti chimici necessari per la depurazione delle acque, aggiunti alle sostanze inquinanti presenti nelle acque reflue, rendono l’ambiente molto gravoso e corrosivo.
Le targhette per codifica in plastica incisa sono una soluzione duratura per codificare l’impianto. In alternativa si possono utilizzare le etichette componibili. Entrambe sono personalizzabili nei testi. Per esigenze particolari è possibile richiedere targhette incise con dimensioni e colori personalizzati.